La raccolta
La raccolta del cotone può essere effettuata manualmente o meccanicamente.
Con la raccolta a mano è possibile operare una selezione del prodotto evitando
di mescolare con i fiocchi maturi quelli immaturi (che causano un notevole
deprezzamento di tutto il prodotto) e le materie estranee frammenti di foglie,
di capsule, di steli, terriccio. Poiché in genere la fioritura del cotone
avviene scalarmente nel tempo, con inizio nella parte bassa della pianta, con
pari scalarità procede la maturazione delle capsule. Per tale ragione la
raccolta dei cotoni pregiati viene portata a termine. in tre riprese: la prima
interessa i fiocchi dei rami bassi, la seconda quella dei rami mediani, la
terza quella dei rami apicali. I tre raccolti si tengono separati perché i
rispettivi caratteri fisici presentano una certa differenza: il primo è il
migliore.
L'operazione consiste nel togliere i fiocchi dalle capsule ben mature e
deporli in sacchi che gli operai si legano alla vita e si trascinano dietro
fino al completo riempimento.
La raccolta meccanica è stata recentemente introdotta nei paesi a cotoni
coltura sviluppata, senza però trovare una larga applicazione benché essa
rappresenti un sistema molto più economico di quello precedente: una
raccoglitrice meccanica fa in media il lavoro di 25 operai.
La mancanza di una totale adozione del metodo meccanico è dovuta
evidentemente al fatto che con nessuna macchina è oggi possibile raggiungere
la perfezione della raccolta manuale. Per questa ragione la raccolta meccanica
si impiega generalmente per cotoni di basso e medio pregio.
Si fa con attrezzi semoventi atti a passare tra i filari delle piantagioni e
dotati di dispositivi raccoglitori di tipo diverso a seconda della
delicatezza del cotone e del grado di pulizia da raggiungere.
Tra le più diffuse si conoscono le raccoglitrici "pneumatiche" costituite
essenzialmente da una pompa aspirante che provoca una depressione in un
serbatoio-filtro collegato mediante tubi, a manichette flessibili terminanti a
bocchetta. Queste sono impugnate dagli operai che passando tra i filari
avvicinano le bocchette alle capsule aperte: i fiocchi risucchiati dalla
corrente d’aria entrano nei tubi e si raccolgono nel serbatoio. Per le qualità
scadenti viene impiegata la raccoglitrice "a slitta" formata da un grande
cassone al quale è fissato anteriormente uno speciale rastrello a lunghi denti
disposto obliquamente; passando lungo i filari il rastrello penetra alla base
delle piante e strappa tutte le capsule che un operaio poi accumula nel
cassone.
Il raccolto viene quindi convogliate ai depositi e sottoposto ad un
essicamento naturale, per esposizione all'aria, o artificiale mediante
appositi essicatoi. Si evitano in tal modo dannosi ammuffimenti delle fibre
provocati dall’eccesso di umidità e si scongiura il pericolo di
autocombustione del prodotto per fermentazione.
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