LA TESSITURA
Generalità
La tessitura è il complesso delle operazioni, oggi effettuate
automaticamente, che tramite l'intreccio di più filati porta alla
formazione di un tessuto.
Il tessuto si può ottenere intrecciando in vario modo i fili della fibra.
Il tessuto più semplice comunque è formato da un ordito e da una trama.
I fili dell'ordito, che sono i più resistenti, sono disposti parallelamente
secondo la lunghezza del tessuto; viceversa quelli della trama, spesso più
scadenti, sono disposti perpendicolarmente ai primi, nel senso dell'altezza
del tessuto.
Per la confezione di alcuni capi è molto importante saper distinguere i fili
dell'ordito da quelli della trama; in effetti il tessuto ha migliori
proprietà di resistenza e di indeformabilità proprio nel verso dell'ordito.
Se però la pezza non è intera, ma si tratta di scampoli non sempre è
agevole questa distinzione.
LA TESSITURA ORTOGONALE
Un TESSUTO ORTOGONALE richiede la disponibilità di due elementi "filo":
ORDITO e TRAMA.
Il tessuto ortogonale è appunto il risultato dell'intreccio tra fili di
ordito e fili di trama.
I fili di ordito, ad ogni inserzione di trama, si dividono in due serie
formando una apertura entro la quale viene fatta passare la trama stessa;
tale apertura si chiama PASSO ed i fili di ordito si alzano o abbassano per
l'azione di LICCI sui quali sono fissate le MAGLIE in cui passa il filo.
I fili di ordito sono sollecitati meccanicamente molto più della trama,
devono avere ottime caratteristiche di resistenza ed essere preparati
accuratamente ad evitare rotture e quindi fermata del telaio.
La trama è preparata su spole da inserire nella navetta che la trasporta
attraverso il passo per la tessitura tradizionale, mentre per sistemi più
moderni quali l'inserzione a proiettile, a pinza, ad aria, ad acqua, si
utilizza direttamente la rocca proveniente dalla filatura.
La preparazione dell'ordito è più complessa; tutti i fili componenti l'ordimento
devono venire avvolti paralleli fra loro sul subbio di alimentazione del
telaio, con tensione assolutamente uniforme, parità di lunghezza ed assenza
di incrociature, dopo l'operazione di imbozzimatura, che ha lo scopo di
proteggere il filato dall'abrasione data dall'attrito con gli organi del
telaio e tra i fili stessi. Le operazioni di preparazione dell'ordito sono
fondamentalmente quattro.

L'ORDITURA, fatta sull'ORDITOIO, costituito da una cantra di alimentazione
sulla quale si caricano le rocche provenienti dalla filatura, il cui filato
viene trasferito a fili paralleli su un rullo, il SUBBIO.
L IMBOZZIMATURA è operazione successiva all'orditura, che consiste
nell'applicazione sul filato di prodotti preventivamente sciolti in bagno
acquoso od in solvente, capaci di dare al filato una pellicola che ne
migliori la resistenza, aumentando la coesione delle fibre e ne renda la
superficie più liscia, impedendo alla peluria superficiale di produrre
attriti ed ingarbugliamenti
La massa dei fili viene fatta passare in una vasca contenente la bozzima, su
tamburi di essicazione ed infine riavvolta su subbio.
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L'INCORSATURA è l'operazione che precede la messa a telaio e
consiste nella passatura di ciascun filo in una serie di dispositivi
necessari per dare luogo alla tessitura.
Il filo di ordito viene passato nella lamella del guardiaordito per
l'arresto del telaio in caso di rottura del filo stesso, nell'occhiello
della maglia del liccio e nel dente del pettine.
Il TELAIO è schematicamente rappresentato dalla figura seguente, con
il subbio di ordito, il portafili, le verghe con le lamelle guardiaordito,
le maglie dei licci, la cassa battente, la navetta della trama entro il
passo dell'ordito, il tessuto ed il rullo di avvolgimento del tessuto.
I fili di ordito dal subbio passano alle maglie dei licci ,che ne comandano
la evoluzione, ai denti del pettine fissato sulla cassa battente.
La trama attraversa il passo formatosi per alzata ed abbassata dei licci,
viene battuta contro il tessuto già formato per mezzo della cassa battente
ed è racchiusa tra i fili di ordito dall'inversione degli stessi per
preparare un nuovo passo.
Il tessuto così formato viene avvolto sul rullo tirapezza.
I telai si distinguono in semplici, per armatura tela od a pochi licci, più
complessi per armature con ratiere sino a 20 licci, per operati jacquard;
anche le altezze del tessuto variano , a seconda delle esigenze, da 1600 a
3800 mm.
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Il telaio meccanico ha subito nel tempo una notevole evoluzione, pur nel
mantenimento della tecnologia di base, consistita essenzialmente nella
velocizzazione della inserzione della trama, passando dal sistema classico
a navetta all'inserzione ad aria , a pinze, a proiettile, ad acqua.
La produttività del telaio è aumentata moltissimo; dall'inserzione di
150/200 metri di trama al minuto si è passati ai 2000.
Un moderno telaio a pinze caricato in denim di altezza 1750 mm lavora a
1000 colpi al minuto, vale a dire che in un minuto si hanno 1000 fasi di
inversione del passo e di inserzioni di trama.
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I TESSUTI ORTOGONALI vengono prodotti sulla base di una RIDUZIONE,
cioè il numero di fili di ordito e di trama presenti in un centimetro del
tessuto stesso e di una ARMATURA, cioè il modo con cui i fili di ordito si
intrecciano con le trame,
In ogni ARMATURA si determina il RAPPORTO, cioè il numero di fili e di
trame strettamente necessario a rappresentare l'intreccio del tessuto
ripetitivo.
Si hanno tessuti LISCI, RIGATI, QUADRETTATI, OPERATI.
L'armatura più semplice è la tela, uguale sia sul diritto, che sul
rovescio, tra le armature più complesse i gobelins (arazzi).
A titolo indicativo, si riporta la rappresentazione grafica della tela di
una spiga, di un raso da cinque.
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